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Opportunità Unesco per il territorio trevigiano

Pubblicato il: 30 Luglio 2021

Opportunità Unesco per il territorio trevigiano

Siamo in un’estate con pochi turisti ma sicuramente di nuovi turismi che si affacciano. Il comparto del turismo esce a pezzi dalla pandemia: i dati del primo trimestre 2021 prodotti da EBiComLab ci parlano di forti criticità che persistono: mancano le presenze straniere, cala la ristorazione, fermo al palo l’extraricettivo, mentre la ripartenza vera, per tutto il comparto, appare appesa al green pass e all’esito della campagna vaccinale. Lo scenario attuale - e quello post pandemico - non presentano grandi schiarite, ma alcuni elementi, forti e rassicuranti nel nostro Veneto e nella nostra Provincia ci sono e vale la pena di analizzarli. Eccoli: la programmazione di eventi per la valorizzazione delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene è ripartita, possiamo contare sulla pianificazione di opere ed eventi per Milano-Cortina 2026 e da pochi giorni, a soli 50 km da Treviso, si è aggiunto un nuovo riconoscimento Unesco: quello di Padova Urbs Picta che rende onore alla pittura giottesca. Questi elementi, apparentemente slegati, ci offrono un grande e potente suggerimento, se sapremo fare rete tra territori e associazioni, potrà prendere quota quel nuovo turismo che diventerà la chiave di volta nel post pandemia. Sarà un turismo motivato, informato, consapevole, alla ricerca di nuove esperienze e proposte, in grado di spendere nelle nostre cittadine e nei centri storici, portando indotto e valore aggiunto al territorio. Un turismo che avrà voglia di esplorare le 9 suggestioni Unesco del Veneto, di cui 2 nella provincia di Treviso: le Colline del Prosecco e le Ville venete, che in parte (Maser) ricadono nel trevigiano. Il collegamento offerto dalla Pedemontana aggiunge forza al concetto di rete: potrà essere la strada “Unesco”, che garantirà spostamenti veloci per un segmento turistico che ancora deve nascere ma che in pochi centinaia di chilometri regala fatti straordinari e non promesse: i 9 siti Unesco del Veneto sono una fetta importante dei 57 importantissimi siti italiani, maggiori di quelli di Cina (53), Spagna (47), Francia e Germania (44). 

Ecco dunque che il turista trevigiano potrà diventare un turista e veneto e viceversa. Potrà diventare un turista lento, che dedica tempo, attenzione, sensibilità per scoprire le eccellenze dei nostri territori. Sarà un turista sempre più “in bicicletta” sulle direttrici in fase di sviluppo: Monaco- Venezia, Treviso- Ostiglia, anelli del Prosecco e del Montello ora collegate e fruibili. Per questo motivo a questo nuovo turista, lento e curioso, dovremo offrire percorsi, servizi, esperienze, eccellenze, qualità e competenza.

Componiamo dunque insieme questo grande unico mosaico con le tessere che ognuno di noi sa dove mettere. Vi auguro una buona estate per una buona ripresa.

Il Presidente
Federico Capraro

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