Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il Decreto pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e che riguarda ulteriori misure restrittive per fronteggiare l’aggravarsi dell’epidemia da Covid-19.
Il Decreto, che sostituisce il precedente DPCM 24 ottobre 2020, sarà in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre 2020.
Su tutto il territorio nazionale, in sintesi, il nuovo Decreto prevede:
- dalle ore 22:00 alle ore 05:00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute (in allegato la nuova autocertificazione);
- nelle giornate festive e prefestive la chiusura degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
- per i pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, pub, pasticcerie, gelaterie ecc.) è confermata la chiusura dalle ore 18:00 alle ore 05:00 del mattino successivo, con possibilità di svolgere l’attività di vendita per asporto (adesso fino alle ore 22:00) e consegna a domicilio (senza limiti orari). È inoltre confermato il limite di quattro persone per tavolo, con distanziamento interpersonale di un metro, salvo che siano persone esentate (conviventi, congiunti o persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili).
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina (che permetta di coprire dal mento al di sopra del naso) e mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro.
Permane il divieto di svolgere fiere, sagre ed altri eventi nonché feste pubbliche e private come pure le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza.
È prevista la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni).
È consentito il riempimento massimo del 50% sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale.
Confcommercio in tutte le sedi, locale e nazionale, ha rappresentato le difficoltà delle categorie economiche e il danno che può arrivare al tessuto produttivo del Terziario e del Turismo da questa situazione. È bene tener presente che la classificazione “gialla” è stata operata sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici e di quelli sanitari. Siamo certi, quindi, che ognuno sarà impegnato nel far rispettare in maniera scrupolosa ogni prescrizione igienico-sanitaria e organizzativa volta ad evitare l’espansione del contagio e, così, l’adozione di provvedimenti ulteriormente restrittivi. #DipendeAncheDaNoi
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