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Il Terziario Trevigiano e del Mandamento di Treviso nel 2021

Pubblicato il: 28 Aprile 2022

Il Terziario Trevigiano e del Mandamento di Treviso nel 2021

 

Il Terziario Trevigiano e del Mandamento di Treviso nel 2021: Report EbiCom al 4° trimestre 2021

 

 

Il Terziario Trevigiano nel 2021 sotto la lente di EbiComLab

 

I dati relativi all’ultimo trimestre 2021 e la sintesi statistica dell’anno 2021 sono stati presentati venerdì 22 aprile scorso, presso l’Auditorium della sede Ascom-Confcommercio di Oderzo. L’analisi a cura di EBiComLab, Centro studi sul Terziario Trevigiano, ha restituito una fotografia del settore Terziario sia dal punto di vista delle imprese, sia dal punto di vista occupazionale. Dopo i saluti del Presidente di Ascom-Confcommercio Oderzo Motta Rino Rinaldin, sono intervenuti Adriano Bordignon, Presidente EBiCom, Alessandro Minello, autore del Report e coordinatore di EBiComLab, e in conclusione Patrizia Manca, Vicepresidente di EBiCom.

 

Il quarto trimestre 2021: il periodo delle grandi decisioni

 

Nel complesso il Terziario della Provincia di Treviso, ha visto un 1° trimestre stazionario, un 2° e 3° trimestre di progressiva crescita e un ultimo trimestre, in flessione.

 

Il quarto trimestre in generale è sempre un periodo particolare e risulta essere un trimestre che influenza fortemente l’intera annata, aumentando l’altalena dei segni positivi e dei segni negativi. Dall’analisi EbiCom, tra i settori in crescita sono risultati nell’ordine: Terziario avanzato (+2,7% pari a +177 imprese), Servizi alle imprese (+2,0% pari a +175 imprese), Servizi turistici tradizionali (+0,8% pari a +52 imprese). In particolare calo risultano invece: Casa e arredo (-2,1% pari a -42 imprese), Moda-Fashion (-1,9% pari a -60 imprese), Trasporti e logistica (-0,9% pari a -24 imprese).

 

A livello di macro-settori la perdita più consistente proviene dal comparto del commercio (-0,5% pari a -112 unità locali), che torna in crisi dopo due trimestri consecutivi di crescita. Il turismo limita al minimo le perdite (-0,1% pari a -4 unità locali), mantenendo una buona stabilità rispetto alla stagione estiva. Anche i servizi evidenziano una flessione (-0,3% pari a -76 unità locali), un risultato che forse non ci saremmo aspettati (data la solidità del settore), ma che trova spiegazione in una ciclicità del fenomeno osservata anche nel corso degli anni precedenti.

 

In sintesi, nell’ultima parte dell’anno, aumentano le flessioni negative in vari settori e ciò sta a dimostrare non solo un andamento ciclico, ma anche il fatto che le decisioni, sia sul fronte imprenditoriale che sul fronte occupazionale-contrattuale, vengono prese negli ultimi mesi dell’anno.

 

 

 

Le imprese

 

Se si considera il 2021 nel suo complesso, è possibile ritenerlo un anno di ripresa per il settore terziario, all’interno del quale si registra una crescita del +0,9% pari a +509 unità locali, rispetto al 2020 (per unità locali, intendiamo sia le sedi d’impresa che le filiali presenti nel territorio della provincia).

 

Al 31 dicembre 2021 il tessuto imprenditoriale del Terziario conta 56.116 unità, di cui 40.312 nel Mandamento di Treviso.





Tra il mese di ottobre e di dicembre, perde il -0,3% pari a -192 unità locali, di cui -158 nel Mandamento di Treviso, -94 nel Commercio, -54 nei Servizi, -10 nel Turismo.




La flessione registrata in ambito provinciale ha coinvolto in misura maggiore le imprese locali, con una flessione prevalente delle sedi d’impresa (-0,4% pari a -193) e delle rispettive filiali (-0,4% pari a -29). Aumentano invece le unità locali secondarie di aziende con sede al di fuori della provincia (+0,6% pari a +30).



SERVIZI


Nel 2021, a sostenere il settore Terziario è stato principalmente il comparto dei servizi (+1,6% pari a +441 unità locali), che negli ultimi anni ha sempre assunto valori di crescita, con un peso sempre più rilevante all’interno del terziario. Crescono in particolare i servizi alle imprese, tra attività professionali e consulenze (+3,6% pari a +156 unità) e attività immobiliari (+1,7% pari a +116 unità).

Nel corso del 4° trimestre si registra tuttavia una lieve flessione del settore, che coinvolge trasversalmente tutte le attività economiche. Al 31 dicembre 2021 sono 28.229 le localizzazioni nei servizi della provincia di Treviso, -0,3% pari a -76 unità locali, di cui -54 nel Mandamento di Treviso, di particolare rilievo nel mandamento le perdite nella categoria del Terziario Avanzato (-30 unità locali) e nel settore delle attività immobiliari (-20 unità locali).









TURISMO


Il comparto del turismo, il cui andamento è stato maggiormente influenzato nel corso dell’anno dai numerosi interventi governativi mirati al contenimento del virus, chiude il 2021 con un bilancio positivo (+1,1% pari a +78 unità locali), dimostrandosi il settore più resiliente.

Le tendenze annuali hanno favorito maggiormente la crescita dell’organizzazione di eventi (+8,0% pari a +7 unità), delle attività sportive e dei centri benessere (+3,4% pari a +28 unità), delle strutture ricettive (+3,1% pari a +13 unità).

Le maggiori difficoltà, seppure contenute, le hanno avute le agenzie di viaggio (-1,0% pari a -2 unità) e il settore arte, cultura, intrattenimento (-0,6% pari a -2 unità).




Il 2021 si conclude dunque con un lieve calo (-0,1% pari a -4 unità locali tra ottobre e dicembre), certamente dovuto alle nuove limitazioni imposte dal periodo, di cui – 10 unità locali nel Mandamento di Treviso, con i maggiori cali nel settore della Ristorazione, -14 unità locali.








COMMERCIO


Il comparto del commercio, invece, mantiene una certa stabilità, osservando un andamento in linea con quello regionale. Parliamo di una variazione del -0,5% pari a -10 unità locali (quindi di un minimo calo), dopo un decennio di continua e progressiva flessione del tessuto imprenditoriale.

La situazione del commercio al quarto trimestre non lascia trasparire buoni segnali per il 2022.

Il saldo provinciale (-0,5% da settembre) è tra i più severi all’interno della regione, dove non si registrano variazioni positive in alcuno dei territori. Tra i più penalizzati quelli di Verona (-0,5%) e Vicenza (-0,6%), che raccolgono oltre la metà delle chiusure. In questa parte del 2021, nella Marca Trevigiana si osserva una flessione generalizzata del comparto, che coinvolge tutte le categorie merceologiche indagate, con una maggiore propensione per le attività all’ingrosso (-0,9% pari a -87 unità locali) rispetto a quelle al dettaglio (-0,2% pari a -25 unità locali).


Al 31 dicembre 2021 sono 20.445 le localizzazioni attive nel commercio, -0,5% pari a -112 unità locali rispetto al 30 settembre 2021, di cui -94 nel Mandamento di Treviso, un particolare segno negativo, -74 per il settore “Non Alimentare” (-22 Autoveicoli e -20 Moda-Fashion).








L’occupazione e il mercato del lavoro


Nonostante le difficoltà incontrate dalle imprese durante la pandemia, l’occupazione continua a crescere nel corso del quarto trimestre, accumulando da inizio anno un numero complessivo di +6.505 posti di lavoro dipendenti (l’82,2% dei quali provenienti dal settore dei servizi), il saldo migliore degli ultimi 5 anni, paragonabile solo ai volumi del 2018 (+6.055), comunque inferiori. Tra il mese di gennaio e di dicembre, si registrano un totale di 81.675 assunzioni e 75.170 cessazioni contrattuali, in aumento rispettivamente del +27,6% e del +19,5% dal 2020.

È il lavoro a tempo determinato (+3.145 posti di lavoro) a incidere in misura maggiore sul bilancio annuale, seguìto da quello somministrato (+2.675 posti di lavoro), in calo nel corso dell’anno a partire dal mese di luglio. Buoni i riscontri del tempo indeterminato (+1.145 posti di lavoro), anche se il saldo positivo è esclusivamente frutto delle 6.960 trasformazioni contrattuali provenienti dalle forme a termine, tra cui le 1.730 dell’apprendistato (-465 posti di lavoro), che chiude l’anno in ribasso.

L’occupazione dipendente del 2021 ha favorito le donne (+3.700 posti di lavoro, contro i +2.805 dei maschi) e soprattutto i giovani under 30 (+5.440 posti di lavoro, contro i +1.065 degli over). Il 31,4% dei nuovi occupati è straniero.

Nel complesso del mercato del lavoro, si registra anche un bilancio attivo di +755 contratti intermittenti, l’89,4% dei quali provenienti dal turismo. Fondamentalmente stabile, invece, l’occupazione parasubordinata (-10 posti di lavoro).






CONCLUSIONE


“Tra disordine e complessità, cresce un terziario antifragile” - questo il commento dell’autore del report, Alessandro Minello - “stiamo assistendo ad un cambio di paradigma e ad un profondo processo di svecchiamento che non si era mai visto. Il terziario si conferma non solo resiliente, ma va ben oltre: è un sistema antifragile, ovvero un settore che non solo resiste agli urti, ma cresce e si adatta, vive una metamorfosi profonda e dimostra di saper coniugare il dualismo tra tradizione e innovazione e di aver già saputo mettere in atto le potenzialità dello sguardo lungo sulle grandi trasformazioni in corso: il green e il digitale”. Per quest’anno 2022 in corso i ricercatori di EbiComLab si aspettano un primo trimestre stabile, un secondo e terzo trimestre in crescita, un quarto ed ultimo in flessione.


MATERIALI DEL RAPPORTO


Report completo del 4° trimestre 2021 a cura di EBiComLab, Centro studi sul Terziario Trevigiano, coordinatore scientifico Alessandro Minello (.pdf)

Appendice statistica del Rapporto del 4° trimestre 2021, in tabelle excel (.xls)


Download disponibile su: https://lab.ebicom.it/

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