COMMENTO PRESIDENTE FEDERICO CAPRARO

COMMENTO PRESIDENTE FEDERICO CAPRARO

Commento Presidente Ascom – Confcommercio Federico Capraro Treviso all’intervista Minello

L’analisi del prof. Minello? È sicuramente utile come base per iniziare a ragionare insieme e per porre sotto i riflettori le politiche demografiche. Su Treviso possiamo appellarci a tutte le vocazioni possibili, ma con 8 mila abitanti in centro c’è poco da fantasticare. E siamo tutti d’accordo nel dire che è una città meravigliosa, un faro nello scenario delle medie città d’arte, uno scrigno che ora sta cercando di aprire i propri gioielli per renderli fruibili, una città che sa ancora esprime un commercio moderno e trendy. Nessun ragionamento ha senso se non si inverte la rotta sulle politiche demografiche: mancano le persone che la abitano. Una città, per essere vitale, ha bisogno di famiglie, bambini, ragazzi, coppie che affittano o comprano casa, non solo di visitatori o turisti. Abbiamo sentito, per anni, la Cassandra che annunciava gli effetti del grande risiko, ora lo stiamo vivendo, non c’è tanto da stupirsi. Il problema è a monte e non a valle: poche persone, poche famiglie, poche donne che fanno figli e prezzi degli immobili sono troppo alti. Se ci aggiungiamo lo smart working e le chiusure della pandemia la conta è presto fatta. C’è il rischio di avere una città shopping o una città “teatralizzata”, da vedere come se fosse uno spettacolo, con servizi essenziali che mancano all’interno delle mura e scuole che chiudono per mancanza di alunni. Ci sono bandi che mettono in palio milioni di euro per restaurare i piccoli borghi e nessuno ha mai pensato a mettere in circolo risorse vere per le famiglie o le coppie con figli. Serve una politica “alla francese” dove per ogni figlio c’è un sostegno vero, mensile, concreto, indipendente dai redditi. E politiche abitative che recuperino concetti che sembrano essere finiti in soffitta, come quello dell’edilizia convenzionata con prezzi calmierati, degli affitti a lungo termine, filoni che negli anni hanno dato risultati ottimi in termini di residenzialità. Ricordiamoci che città giardino, oggi appannaggio di classi abbienti, era nata per gli insegnanti del liceo Canova. Tutti spunti abitativi che si perdono affogandosi nella farraginosità delle normative.