Comuni e imprese: in arrivo la svolta per molti comuni
Si chiude, per 8 su 64 comuni del nostro mandamento, un’intensa campagna elettorale che porterà importanti cambiamenti. Siamo alla prima tornata elettorale post Covid ed il mese di settembre ha registrato una ritrovata partecipazione: imprese e cittadini vogliono capire, conoscere, interagire.
Una partecipazione, almeno in parte, inaspettata. Negli incontri che abbiamo organizzato, in particolare in 3 importanti Comuni come Villorba, Montebelluna e Conegliano, si è creato un dibattito intenso e vivace che ha messo in evidenza l’importanza dell’intermediazione. In questa campagna elettorale diffusa, nei piccoli e grandi comuni, sono emersi tre passaggi nuovi. Il primo: le Associazioni di rappresentanza sono state capaci di produrre quella sintesi che ha prodotto contatto, consapevolezza, conoscenza, relazione perché proprio grazie ad esse si è creata quella dialettica frontale che ha fatto guardare in faccia imprese e candidati, svincolandosi dalle logiche partitiche ma con l’unico obiettivo di capire “cosa fare e come cambiare”. Le imprese da una parte, con le loro rappresentanze, strette dalla necessità di ripartire, i Candidati dall’altra, bisognosi di comprendere per poter agire.
Sono già nate, indipendentemente dalle logiche partitiche, agende di lavoro e programmi che, a differenza dei decenni passati, portano titoli specifici, fatti e non solo promesse. Il secondo: il voto di ciascuno in ogni singolo comune può fare la differenza perché le progettualità future sono (e saranno sempre più) sovracomunali e sovraterritoriali perché lo sviluppo del territorio non può limitarsi ai confini amministrativi, ma sarà agganciato alla capacità di co-progettare in una logica di area e non comunale. Il terzo (ed ultimo) è questo: le richieste dei commercianti, degli imprenditori del turismo e del terziario che rappresentiamo non sono dei semplici “desiderata” di categoria, o peggio lamentele, ma legittima espressione di chi, nelle città, lavora, vive, produce, crea occupazione, reddito e sviluppo.
Il commercio, in particolare nel post Covid, è essenza distintiva di ogni città, paese, comune, piccolo o grande che sia. Le prossime amministrazioni saranno vincenti se riusciranno a trasformare le richieste dei singoli comparti in una dimensione unitaria e pubblica. Perché gli interessi delle imprese coincidono con quelli dei cittadini.
Federico Capraro
Presidente Confcommercio Treviso
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