Autoveicoli connessi: Tra Rischi e Benefici
Questa volta affrontiamo un tema molto “attuale” e per nulla di nicchia: quello degli autoveicoli connessi alla rete internet.
Nell'era digitale in cui viviamo, la connettività come ben sappiamo, è diventata un elemento indiscutibile della nostra vita quotidiana.
Non bastano, come abbiamo già visto nelle precedenti pillole, gli smartphone, le stampanti, gli hacker, a renderci la vita “difficile”, questa tendenza si è oramai estesa con la diffusione dei veicoli connessi, anche al settore automobilistico. L’adozione di questa tecnologia, come sempre, comporta sia vantaggi che potenziali rischi, che meritano un'attenta analisi.
Ma cosa sono esattamente i veicoli connessi e quali sono i rischi e i benefici associati alla loro utilizzo quotidiano?
I veicoli connessi sono quelli che possono comunicare con altri veicoli e con l'infrastruttura stradale attraverso tecnologie quali il Wi-Fi, il 4G o il 5G. Questo permette la condivisione di informazioni in tempo reale, come la posizione, la velocità e lo stato del traffico, al fine di migliorare la sicurezza e l'efficienza. Questi veicoli possono ricevere avvisi di pericolo in tempo reale, come la presenza di un incidente o la chiusura di una strada, oltre a adattare la loro velocità e la loro traiettoria per evitare di entrare in collisione con altri veicoli.
Forse non tutti sanno, ma ci sono specifici Regolamenti Europei su questo tema, che impattano fortemente sulla tecnologia applicata alle nuove vetture, chi ha comperato recentemente una vettura ne sa qualcosa.
Ricordiamo il - Regolamento UE 2015/758 detto “E-Call”, che prevede l’installazione sulle nuove auto per l’appunto del sistema “eCall” al fine di chiamare in automatico, oppure manualmente, il 112, tramite centri di raccolta delle chiamate di emergenza che sono gestiti da una autorità pubblica o da un soggetto privato autorizzato. Il fine è quello di ridurre il numero delle vittime nell'Unione e la gravità delle lesioni causate dagli incidenti stradali alle stesse, grazie all'allerta precoce dei servizi di emergenza. Il Regolamento riconosce la possibilità di utilizzare sistemi privati analoghi che però possono essere compresenti ma non sostitutivi di quello pubblico. L’obbligo dell’installazione del sistema è la data di omologazione della vettura fissata dal 31 marzo 2018.
La Norma prevede che il sistema debba essere configurato, al fine di permettere la conservazione delle ultime tre posizioni del veicolo, limitatamente al fine di indicare la posizione e la direzione di marcia al momento dell'evento, il costruttore deve inoltre fornire informazioni chiare e complete nel manuale di istruzioni sul trattamento dei dati e sulle modalità per esercitare i propri diritti.
Un altro Regolamento UE è il 2019/2144, relativo ad alcune funzionalità tecniche di cui devono essere provvisti i veicoli a motore, afferenti alla sicurezza e protezione degli occupanti dei veicoli e degli altri utenti della strada.
Questo Regolamento impone una dotazione base di tecnologie di sicurezza per le auto:
a) adattamento intelligente della velocità; b) interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock; c) avviso della disattenzione e della stanchezza del conducente d) avviso avanzato di distrazione del conducente e) segnalazione di arresto di emergenza; f) rilevamento in retromarcia; e g) registratore di dati di evento.
Dal 7 luglio 2024, questa dotazione tecnologica è d'obbligo per tutte le auto di nuova immatricolazione.
Quest’ultimo Regolamento, prevede che il sistema debba essere in grado di registrare e memorizzare, per il periodo immediatamente prima, durante e immediatamente dopo una collisione, almeno la velocità del veicolo, la frenata, la posizione e l’inclinazione del veicolo sulla strada, lo stato e la frequenza di attivazione di tutti i suoi sistemi di sicurezza, mentre il sistema eCall, deve tenere traccia dell’attivazione del freno e qualsiasi altro parametro di input pertinente ai sistemi di bordo relativi alla sicurezza attiva e alla prevenzione degli incidenti, nel rispetto comunque del Regolamento UE 2016/679 (GDPR). (Fonte Federprivacy).
Tenendo presente che è previsto che entro la fine del 2025 l’86 % dei veicoli sarà connesso ad internet, vediamo di sintetizzare allora quali sono i benefici correlati ai veicoli connessi:
Sicurezza Stradale Migliorata: i veicoli connessi possono scambiarsi informazioni in tempo reale su condizioni stradali, traffico e incidenti, riducendo il rischio di collisioni e migliorando la sicurezza complessiva.
Efficienza del Traffico: grazie alla comunicazione tra veicoli e infrastrutture, è possibile ottimizzare i flussi di traffico, riducendo ingorghi e tempi di viaggio. Questo porta anche a una diminuzione delle emissioni di CO2.
Esperienza di Guida Personalizzata: i veicoli connessi possono offrire servizi personalizzati, come suggerimenti di percorsi alternativi, aggiornamenti sul traffico in tempo reale e intrattenimento a bordo.
Manutenzione Predittiva: la diagnostica avanzata permette di monitorare lo stato del veicolo e prevedere guasti prima che si verifichino, riducendo i costi di manutenzione e migliorando l’affidabilità del veicolo.
Quali sono invece i rischi correlati ai veicoli connessi:
Sicurezza Informatica: la connettività espone i veicoli a potenziali attacchi informatici. Hacker potrebbero prendere il controllo del veicolo o accedere a dati sensibili, mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri (fatti già accaduti e documentati).
Privacy: la raccolta e l’analisi dei dati personali sollevano preoccupazioni sulla privacy. È fondamentale garantire che i dati siano gestiti in modo sicuro e conforme alle normative vigenti.
Dipendenza dalla Tecnologia: l’affidamento eccessivo sulla tecnologia potrebbe portare a una diminuzione delle competenze di guida tradizionali e a una maggiore vulnerabilità in caso di malfunzionamenti tecnologici.
Costi Elevati: l’implementazione e la manutenzione delle tecnologie necessarie per i veicoli connessi possono essere costose, rendendo questi veicoli meno accessibili per una parte della popolazione.
I veicoli connessi offrono, come abbiamo visto, numerosi vantaggi che possono rivoluzionare il modo in cui guidiamo e gestiamo il traffico. Tuttavia, è essenziale affrontare i rischi associati per garantire che questa tecnologia possa essere adottata in modo sicuro e sostenibile. La collaborazione tra produttori, governi e utenti sarà cruciale per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.
L'implementazione di protocolli di sicurezza avanzati, l'adozione di standard di protezione dei dati e una maggiore sensibilizzazione degli utenti, sono elementi cruciali per garantire uno sviluppo sostenibile di questa tecnologia, massimizzandone i benefici e minimizzandone i rischi.
Per concludere, richiamiamo una ricerca di Mozilla del 2023, “privacy not included” che ha analizzato i parametri collegati alla Privacy di 25 marchi automobilistici, evidenziato alcuni preoccupanti aspetti inerenti alle componenti IT di cui sempre più le vetture sono dotate e tramite cui possono essere veicolati informazioni sui nostri comportamenti in una maniera che può essere poco conformi al rispetto della privacy.
Dallo studio emerge nettamente che: le case automobilistiche raccolgono troppe informazioni personali; l’84% vende i dati personali raccolti all’interno delle autovetture; il 92% dei conducenti di queste autovetture non ha controllo sui propri dati.
Per chi vuole approfondire è di particolare interesse l’articolo di Agenda Digitale sul tema: https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/veicoli-connessi-cosa-sanno-di-noi-le-nostre-auto-e-a-chi-lo-dicono/
Altresì chi ha piacere di vedere un video sul tema ecco l’url: https://www.youtube.com/watch?v=7kUJhWUm3JA
Il video è purtroppo in inglese, ma è possibile abilitare i sottotitoli con la traduzione in italiano, direttamente da YouTube (cliccare sulla rotellina in basso a destra, abilitare sottotitoli, traduzione automatica).
In conclusione per chi ha una certa età....credo valga un commento del tipo “quanto era bella la vecchia fiat 500 decappotabile”!!.
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